I legali di Massimo Cariello hanno depositato stamani un'istanza al tribunale del Riesame per l'annullamento dell'ordinanza cautelare che lo ha messo ai domiciliari.
L'attesa
Massimo Cariello dovrà attendere la pronuncia del Tribunale del Riesame per sapere se potrà o meno tornare in libertà. Detenuto ai domiciliari dal 9 ottobre scorso, il sindaco di Eboli (sospeso dalla carica) trascorre le sue giornate a mettere in ordine idee ed appunti, mentre i suoi legali hanno ben chiara la strategia da seguire, dopo il deposito della memoria in sede di interrogatorio di garanzia e le dichiarazioni spontanee rese dallo stesso Cariello agli inquirenti.
I contenuti dell'istanza
Stamani il pool di avvocati guidato da Cecchino Cacciatore ha depositato formale istanza al Riesame per l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare. Da questo momento decorrono i termini di legge e cancelleria ed una pronuncia del collegio potrebbe avvenire entro il prossimo 3 novembre. Nell'istanza figurano certamente motivi riservati, posti alla base della domanda di remissione in libertà di Massimo Cariello. I legali ribattono punto per punto le accuse formulate dalla Procura e dal pm Rotondo e la sentenza del tribunale del Riesame dirà molto sulla solidità dell'impianto accusatorio.
Gli indagati
Cariello è l'unico degli indagati finiti nell'inchiesta su concorsi pilotati e permessi a costruire facilitati ad essere agli arresti domiciliari. Quattro funzionarti dei Comuni di Eboli e Cava de' Tirreni hanno subito, infatti, la sola interdizione per dodici mesi. Tutti sono accusati di aver taroccato o tentato di condizionare due concorsi, uno per educatori ad Eboli, l'altro per istruttori amministrativi a Cava ed il solo Cariello, insieme ad un altro funzionario, di aver favorito un imprenditore concedendogli un permesso a costruire che non avrebbe potuto ottenere.