Non proprio un nulla di fatto dal vertice al Mise sul caso Treofan. Se è vero che Jindal non fa passi indietro sulla chiusura di Battipaglia, è pur vero che la nomina di un advisor potrebbe aprire nuovi scenari.
La novità sta tutta nella nomina annunciata di un advisor, ovvero di un soggetto terzo incaricato di valutare eventuali offerte per il sito Treofan di Battipaglia. Per i sindacati è uno spiraglio in una vertenza complessa e senza apparente via d’uscita. Per i lavoratori, ancora una volta delusi dall’ennesimo vertice a Roma, si tratta della classica vittoria di Pirro.
Eppure, a ben vedere l’apertura c’è. Prima di tutto perché arriva al termine di un pomeriggio ad alta tensione al Ministero dello Sviluppo Economico, nel quale la nuova proprietà di Jindal è stata messa alle corde anche dalle Regioni Puglia, Campania ed Umbria. E poi perché la proposta di Jindal toglie il velo agli alibi della classe dirigente locale e degli imprenditori del territorio.
Con la nomina di un advisor incaricato di sondare mercato ed interessi, ora nessuno può più tirarsi indietro. Se c’è qualcuno che possa e voglia salvare lo stabilimento Treofan di Battipaglia, questo è il momento di farsi avanti. Di tempo ce n’è poco. Il 9 aprile prossimo il licenziamento dei 65 dipendenti diventa definitivo. Certo, l’area Treofan può far gola a chi abbia interesse ad investire in zona Zes, ovvero la zona economica speciale che gode di benefici e vantaggi per chi fa impresa. Parliamo di 200mila metri quadri, di capannoni ed uffici in area industriale molto ben servita. L’ipotesi che uno o più soggetti, magari in cordata, possano farsi avanti non è poi così remota.
A patto che lo si voglia davvero. Per il resto, il piano industriale presentato ieri a Roma da Jindal esclude la fabbrica di Battipaglia e conferma solo Terni e Brindisi. Ma anche qui, l’Umbria non si sente abbastanza garantita e la Puglia ha minacciato la revoca dei fondi pubblici in segno di solidarietà con le altre Regioni. Il ministero aspetta evoluzioni, mentre a Salerno un prossimo incontro si terrà in Confindustria. Si spera con obiettivi precisi.
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