Basta con le giustificazioni, con le stoccate inutili, con le recriminazioni. Gli alibi sono finiti anche per mister Castori. Apparentemente il tecnico di Tolentino suona la carica, invita all’unità, riprendendo l’appello del presidente Lombardi, ma poi non esita a lanciare frecciate per giustificare il suo di operato e non quello della squadra. «Questa storia che si attacca sempre l’allenatore deve finire – ha detto Castori -, non si può andare contro il tecnico in ogni momento di difficoltà». Bisogna, quindi, accettare qualsiasi decisione senza batter ciglio? Anche quando le cose non vanno come dovrebbero andare, anche quando non si cerca di trovare soluzioni tattiche adatte alle caratteristiche dei giocatori a disposizione? Non crediamo sia così, anche se Castori sostiene che non è in discussione il gioco della sua squadra. Poi però il trainer granata precisa che contro il Piacenza è stata sbagliata partita, salvo sottolineare in un secondo momento che il gol degli avversari è arrivato da una palla inattiva e che quindi le responsabilità dei granata sono relative. Il tecnico di Tolentino dice che va recuperata l’attenzione del singolo e questo, va ricordato, dovrebbe essere un suo compito. Inoltre l’allenatore chiaramente ricorda l’assenza di diversi elementi infortunati, Fava su tutti, perché è un giocatore insostituibile per le sue caratteristiche. Magari, però, se Castori avesse evitato di calcare la mano sul bomber casertano, trovando già a Pisa una soluzione alternativa al suo impiego, anziché rischiarlo a tutti i costi, forse ora la Salernitana non si ritroverebbe di nuovo a fare a meno di lui in un momento così delicato della stagione. Inutile poi scaricare le responsabilità su altri, come accade anche in merito alla vicenda di giocatori non utilizzati, vedi Ledesma e Merino. “Non erano in condizione quando arrivati a Salerno”, precisa il tecnico, ricordando che non è un caso che esista la preparazione estiva. Se ne deduce che evidentemente questi due elementi non erano ritenuti idonei a contribuire alla causa granata quantomeno per questioni fisiche. E allora perché il tecnico non lo ha fatto presente a suo tempo alla società? Non è possibile nascondersi ancora dietro quello che non è stato fatto. E’ tempo di voltare pagina ed in fretta. Castori dice di non essere servo e suddito di nessuno e che “la formazione non gliel’ha mai fatta nessuno”. E’ l’ora di dimostrarlo…
Castori, gli alibi sono finiti
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