Cava, frana Badia: lavori a rilento

Francesca De Simone

Gli interventi per mettere in sicurezza il terrapieno franato lo scorso 25 marzo in via Michele Morcaldi, a pochi passi dall’Abbazia Benedettina della SS. Trinità, a Cava de’ Tirreni, procedono a rilento. Solo qualche settimana finalmente era stato effettuato lo sgombero del materiale franato dalla sede stradale ad opera della Provincia, dopo mesi di interlocuzione con le varie parti in causa. Di recente però è subentrata un’altra difficoltà. E’ necessario, infatti, sistemare al meglio il muro che sovrasta la strada, lesionato in più punti, ma che secondo la Soprintendenza, trattandosi di una cinta medievale del Corpo di Cava, dovrà essere recuperato. Ragion per cui non sarà possibile abbatterlo, come inizialmente previsti, ma andranno effettuati lavori di recupero, con l’ausilio di tecniche di salvaguardia. E’ per questo motivo che in Prefettura si è svolto un tavolo tecnico. Ora la Provincia attende ulteriori indicazioni più dettagliate per poter procedere. Oltretutto già nelle scorse settimane, il proprietario dell’immobile interessato dalla frana aveva segnalato il pericolo di un nuovo cedimento, per cui sarebbe opportuno procedere in tempi brevi alla messa in sicurezza di tutto il tratto interessato. Nel frattempo restano anche i disagi per la comunità monastica dell’Abbazia Benedettina della SS. Trinità, che ormai da più di cento giorni è parzialmente isolata. Anche sabato scorso, in occasione della celebrazione del 25esimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale del Padre Abate don Michele Petruzzelli, le persone intervenute sono state costrette a percorrere l’antica scalinata che scende dall’antico borgo del Corpo di Cava, un percorso alternativo sicuramente suggestivo, ma non proprio agevole.

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