Cava: polemica Assoutenti contro il sindaco

Redazione

Per il presidente di Assoutenti, Francesco Avagliano, la decisione del Comune di Cava de’ Tirreni di chiudere i negozi in occasione dei festeggiamenti per la Santa Patrona è stato «un autogol clamoroso». Il sindaco Luigi Gravagnuolo «ha negato ai commercianti una giornata di probabili introiti con un’insensata chiusura pomeridiana» attacca Avagliano. L’amministrazione comunale ha motivato la scelta con la necessità di celebrare degnamente la festa, ma Assoutenti non comprende perché «i commercianti dovevano stare chiusi nel pomeriggio e invece le bancarelle erano già aperte da ore. Sarebbe stato opportuno uniformare gli orari per tutti, evitando disparità di trattamento tra i commercianti cavesi e i venditori ambulanti». A complicarmela situazione si sarebbe aggiunta la presenza di «numerosissimi venditori ambulanti privi di permesso, rispetto ai quali non è stato effettuato alcun controllo da parte delle autorità preposte». «Più che a Cava sembrava di essere in un mercato africano- afferma ancora Assoutenti- con molti ombrelloni posizionati in parte sotto i porticati, come una vera e propria casbah». Non è così che si incentivano le presenze di turisti nella città metelliana, che sbandiera da sempre un’immagine di qualità che non combacia, però, con la scarsa attenzione dimostrata in questo caso.

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