Trema Palazzo di Città a Cava dè Tirreni. Le dichiarazioni del procuratore capo reggente di Salerno, Luca Masini, non lasciano dubbi. L’inchiesta della Dda su un giro di estorsione ed usura, che ha portato a 14 arresti e 47 persone indagate, ha evidenziato una «allarmante vicinanza di componenti dei gruppi criminali con esponenti di pubblici poteri». Gli inquirenti stanno già lavorando ad un altro capitolo d’indagine. I riflettori sono accessi proprio sull’amministrazione comunale con l’ipotesi di un’infiltrazione malavitosa. Esponenti politici sarebbero stati tirati in ballo anche da un collaboratore di giustizia che avrebbe raccontato di stretti rapporti tra il capo clan Zullo ed un amministratore e dell’aiuto, avuto da quest’ultimo, per raccogliere voti in occasione delle scorse elezioni comunali. Ecco perché ora si stanno passando al setaccio i rapporti del clan con esponenti della politica e della forze di polizia. Ieri mattina il primo cittadino Vincenzo Servalli ha deciso di azzerare la Giunta comunale e di ritirare le deleghe ai Consiglieri comunali. «Allo stato – ha spiegato Servalli – nessun esponente della nostra amministrazione è stato raggiunto da alcun provvedimento della Magistratura, ciò nonostante ritengo doveroso da parte mia, insieme ai miei collaboratori, avviare una riflessione attenta sul monito lanciato dalla Procura a cui confermo la massima disponibilità e collaborazione». https://www.youtube.com/watch?v=9TX2x8IGw38
Cava, politica e clan
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