Il cda di Gesac delibera la fusione Capodichino-Costa d’Amalfi e per i due aeroporti campani si intravede un futuro comune. Quello approvato ieri dal consiglio d’amministrazione di Gesac è un documento strumentale che ha una doppia finalità: supportare la richiesta di concessione della gestione totale dell’aeroporto di Salerno; e dare corpo all’istanza di rete aeroportuale integrata da presentare all’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile. Insomma è il passo fondamentale verso quel sistema regionale degli aeroporti previsto dalla riforma Delrio e assunto come valore strategico alla base della fusione tra Gesac e Salerno Costa d’Amalfi. Le due società di gestione, infatti, si uniranno per incorporazione entro questa primavera e dal punto di vista giuridico potranno già operare come soggetto unico. Nel concreto, però, occorrerà un po’ più di tempo per attuare il piano industriale che prevede, per entrambi gli aeroporti, il raggiungimento della soglia passeggeri pari a 17 milioni nell’arco dei prossimi venticinque anni e l’ottenimento di una sola concessione quarantennale che permetterà di gestire insieme Napoli Capodichino e Salerno Costa d’Amalfi. Nella riunione di ieri non si è ancora discusso di quote: i vertici di Gesac ne riparleranno con i colleghi di Salerno, ma è immaginabile che voglia il controllo di almeno il 70/80% della società di gestione. D’altronde, è consistente la massa di investimenti di cui dovrà farsi carico: si parla di quasi 130 milioni per adeguare il solo aeroporto Costa d’Amalfi, cui dovrebbero aggiungersi altrettante risorse rintracciate nella finanza pubblica. L’obiettivo è, per Napoli, raggiungere i dodici-tredici milioni di passeggeri nei prossimi due decenni e per Salerno sfondare il muro dei cinque milioni. Il tutto migliorando i raccordi autostradali fra i due scali, gli accessi, i servizi, i parcheggi, il trasporto integrato e per Salerno allungare la pista a 2,2 km e rifare l’aerostazione. Dopodiché, si potrà parlare di potenziamento delle rotte internazionali su Capodichino e di charter e voli turistici anche privati su Salerno, con il cargo merci diviso tra i due aeroporti in proporzione alle rispettive capacità. Ma per vedere tutto questo occorrerà, se tutto va bene, almeno un triennio.
Cda di Gesac delibera fusione Napoli Capodichino-Salerno Costa d’Amalfi
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