Preoccupati per il commissariamento della sanità campana disposto dal governo, in ansia per i livelli di assistenza da garantire ai disabili ed ora a rischio per le incertezze delle politiche regionali in materia sanitaria. I centri di riabilitazione salernitani temono che la delegittimazione della giunta Bassolino porti con sé una crisi ancora più profonda del settore, visto che la Regione era già nel mirino per il mancato versamento di quasi due miliardi di euro allo Stato ed è risultata inadempiente rispetto al piano di rientro del debito. In questo contesto è pressoché impossibile programmare, e di fatto i tagli alla spesa o l’uso irrazionale delle risorse penalizzano l’assistenza domiciliare ai malati cronici e l’accesso ai servizi riabilitativi e assistenziali di bambini con gravi disabilità. I centri di riabilitazione, dopo una riunione alla quale hanno preso parte anche alcuni dei consiglieri regionali salernitani, hanno chiesto la revoca degli ultimi provvedimenti di Palazzo S.Lucia, poiché la loro attuazione comporterebbe il tracollo economico delle strutture sanitarie gestite dai privati ad esclusivo vantaggio di coloro che dispongono di risorse economiche illimitate. L’applicazione delle ultime norme regionali impedirebbe, in particolare, la cessione del credito alle banche e alle finanziarie, con la conseguente impossibilità di assicurare gli stipendi ai dipendenti delle strutture private.
Centri riabilitazione sull’orlo della crisi
89
articolo precedente