Come al Monopoli, imprevisti e probabilità, che possono tradursi in guasti – riparabili o meno – e problematiche più serie capaci, purtroppo, anche di rimettere in discussione il graduale processo di crescita di una città ormai turistica a tutti gli effetti, oltre a smentire quanto detto e ripetuto dal LiraTG in relazione alle zone della città fuori dal cono di luce, cioè le periferie. A quanto pare, quel cono di luce si spegne spesso e volentieri anche sulla city, in particolare tra vie e vicoli del centro storico, come riportato dai colleghi del Mattino che hanno raccolto e raccontato le lagnanze dei cittadini del centro, soprattutto dei commercianti, degli operatori turistici che hanno a che fare con ripetuti black-out che stanno scoraggiando molte famiglie, pronte addirittura a vendere casa per trasferirsi altrove. Non si parla di ammanchi di elettricità, non parliamo di pubblica illuminazione, ma di ben altro: si tratta di risse tra giovani e giovanissimi, spaccio di sostanze stupefacenti, immondizie lasciate dove capita e la piaga del parcheggio selvaggio, problemi sfusi e a pacchetti che soprattutto in occasione dei fine settimana rendono la vita difficile ai residenti così come ai commercianti. Si parla di episodi di microcriminalità ormai all’ordine del giorno e spesso alla luce del sole, più volte segnalati ma mai risolti. In sole due parole, “centro” e “storico”, ci son dentro almeno mille motivi per fare qualcosa e farlo subito. Il centro è il luogo della movida, per cui il motore dell’economia e poi c’è la storia di una città che non può, non deve in alcun modo essere infangata.
Centro storico: cittadini chiedono maggiore attenzione
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