E’ stato un colpo di fucile da caccia all’ addome ad uccidere Biagio Dura, il pensionato di 70 anni ritrovato senza vita domenica scorsa all’interno della sua abitazione di Ceraso, piccolo comune dell’entroterra cilentano. Lo ha stabilito l’autopsia effettuata questo pomeriggio dal medico legale Adamo Malese. Proseguono intanto le indagini della Procura di Vallo della Lucania per chiarire la dinamica del decesso. A ritrovare il corpo dell’uomo, sul letto della sua camera da letto, era stata la moglie intorno all’ora di pranzo e fin da subito gli inquirenti avevano puntato l’attenzione su alcune incongruenze che insieme alla pista del suicidio, lasciavano spazio alla ipotesi dell’omicidio. Decisive, a questo punto, potrebbero rivelarsi le analisi dei Ris di Roma, dopo i rilievi effettuati domenica scorsa nell’abitazione di Dura da parte della Sezione Investigativa Scientifica del Comando provinciale del Carabinieri di Salerno. L’esame autoptico di questo pomeriggio ha intanto confermato la compatibilità dell’arma che ha ucciso il pensionato di Ceraso con il fucile da caccia custodito da Dura nella sua abitazione.
Ceraso, autopsia non fuga dubbi su morte Dura
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