C’era una volta la gioventù che andava in discoteca per ballare. Non parliamo del secolo scorso, parliamo di qualche decennio addietro, allorquando non si era ancora aggiunta la lettera “s” alla parola ballo. Oggi, a quanto pare, ballare, vivere la musica e la piacevole compagnia degli amici non basta più. Serve altro, per rendere la serata veramente degna di averla vissuta. Si cercano nemici da sfidare, cui dare appuntamento fuori, perchè è fuori dai locali che si scatenano le risse. Chi gestisce i locali notturni fa di tutto pur di assicurare la sicurezza dei clienti, parliamo di professionisti del divertissement, per cui il problema va ricercato altrove. Ovvero, nella società che è cambiata in peggio, nelle abitudini e nei gusti. Abituale e bello, per noi avanti con gli anni, era trascorrere una festa, un sabato notte ballando e divertendoci fino all’immancabile cornetto e cappuccino all’alba. Molti ragazzi, gli uomini di domani, stanno perdendo pezzi importanti per strada. Pensano che prendersi a calci e pugni all’uscita di un locale, in piazza, ovunque ci siano coetanei da sfidare sia divertente. Si stanno perdendo il meglio della vita e non lo sanno…
“Certi ragazzi” col mito della violenza
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