E’ toccato ai genitori riconoscere il loro ragazzo, Manuel Cientanni. Dopo 48 giorni, il mare ieri ha restituito il corpo del giovane chef di Pontecagnano Faiano, vittima di un incidente in barca avvenuto il 14 agosto scorso a Cetara. 48 giorni di attesa per i familiari che non avevano mai perso la speranza di riaverlo. Questa mattina, nell’obitorio del Ruggi, è avvenuto il riconoscimento. Subito dopo, come disposto dall’autorità giudiziaria è stata eseguita l’autopsia. E’ stato un diportista, ieri, poco dopo le 17 ad allertare la Guardia Costiera per la presenza di un cadavere a pelo d’acqua, a Cetara, all’altezza del borgo di Erchie. Nello stesso punto dell’incidente. Il costume bianco e nero ed i tatuaggi hanno subito fatto pensare che potesse trattarsi del 29enne. Probabile che possa essersi impigliato nella rete di un peschereccio o incastrato negli scogli. Il corpo presentava un’evidente ferita alla testa, probabilmente provocata dall’impatto con l’elica della barca. Quel giorno, di ritorno da un’escursione, Manuel Cientanni era in compagnia di due amici. Stando alle loro testimonianze, a provocare la caduta in mare fu una brusca virata. Nel tentativo di recuperarlo, il 29enne fu colpito con l’elica del motore, per poi finire sott’acqua. L’esito dell’autopsia dovrà chiarire molti aspetti ancora poco chiari della tragedia. I funerali sono previsti per giovedì mattina.
Cetara, identificato Manuel Cientanni. Giovedì i funerali
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