Per iniziativa della Cgil, oggi a Salerno si discute di lavoro e pensioni, di riforma della legge Fornero, di una piattaforma sostenibile sotto il profilo economico che tenga insieme il sistema previdenziale e lo renda funzionale alle esigenze dei vecchi lavoratori e di quelli di nuova generazione, purtroppo sempre più precari. A tessere la trama della discussione, il segretario confederale di Salerno Arturo Sessa ed il membro della segreteria nazionale Roberto Ghiselli. Per la Cgil il governo Lega-Cinquestelle non segue la strada annunciata in campagna elettorale: si è passati dall’idea di cancellare la Legge Fornero a proposte parziali e generiche, del tutto inadeguate che non hanno a che vedere con una incisiva modifica del sistema previdenziale. Da Salerno parte la discussione che lancia la piattaforma sindacale su cui i lavoratori sono chiamati a mobilitarsi: ampliamento della flessibilità a 62 anni, accesso alla pensione con 41 anni di contributi senza vincoli, superamento della disparità di genere dell’opzione donna, abolizione del meccanismo dell’aspettativa di vita, estensione delle fasce di lavoro usuranti, introduzione dei contributi di garanzia per i giovani discontinui perché abbiano una pensione dignitosa.
Cgil discute a Salerno di come cambiare la legge Fornero
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