La gioventu' che... si brucia via web: 20enne salernitano finge un attentato in Dad

Chiamiamolo scherzo…

Il docente, spaventato, ha allertato i Carabinieri. Ma era una burla di cattivo gusto
Ivano Montano

Pensiamo – e lo diciamo, senza remore – che di tanto in tanto il "tik-tok" giusto dovrebbe essere quello proveniente dalle nocche dei genitori che bussano alla porta dei propri figli, per vedere cosa fanno lì, rintanati in camera, imprigionati nella rete web come mosche in una ragnatela. Perché a dirlo sono gli esperti, certo non noi: passare giornate e nottate con lo sguardo fisso su pc, iphone, tablet e roba varia è alienante, vivere la vita più sui social che nel reale può nuocere alla psiche e quella mania di protagonismo che vien fuori nei post, nelle storie, nelle video-chat può far male a sé stessi e agli altri.

La nuova "gioventù bruciata" si diverte finanche a simulare un agguato mortale in diretta web: parliamo della prodezza di uno studente universitario di Salerno che in video lezione con il proprio docente ha simulato la sua morte in diretta. Mentre era in lezione on line con il professore è entrato in scena un uomo incappucciato che ha finto di colpire con un'arma da fuoco il ragazzo, fino ad ucciderlo. Il prof, spaventato a morte, ha avvertito i carabinieri. Era uno scherzo. Certe idiozie si chiamano così: scherzi. Il ragazzo è stato denunciato per procurato allarme, ma il campanello d'allarme – per i nostri figli e nipoti – continua a suonare…

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