Chiesto il processo per la madre che avrebbe fatto prostituire la figlia

Redazione

L’udienza è fissata al 19 ottobre prossimo, quando davanti al giudice per l’udienza preliminare compariranno accusa e difesa della donna di Pontecagnano che avrebbe fatto prostituire la figlia di appena dodici anni per pochi spiccioli, per comprare ricariche del telefono o pacchetti di sigarette. Ipotesi gravi ed infamanti, già al centro di accertamenti investigativi basati- inizialmente- su alcune intercettazioni telefoniche e poi suffragate da approfondimenti che avrebbero delineato i contorni della vicenda, che vedrebbe coinvolto anche un anziano di 82 anni, sempre di Pontecagnano, per il quale la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio insieme alla madre della bambina. La donna si è sempre difesa, dal carcere dove è detenuta, spiegando di avere lei stessa nutrito sospetti su alcuni atteggiamenti dell’anziano nei confronti della figlia dodicenne. La stessa ragazzina, peraltro, in sede di confronto e di ascolto protetto avrebbe smentito di essersi concessa sessualmente, ma gli inquirenti insistono: al punto che al gup del Tribunale di Salerno viene chiesto il processo per entrambi i protagonisti di una storia scoperta solo casualmente nel corso di un’inchiesta per altri reati. Il Comune di Pontecagnano ha deliberato venerdì scorso la costituzione di parte civile nel dibattimento, così come annunciato dall’amministrazione municipale all’indomani dell’operazione conclusa dai Carabinieri della Compagnia di Battipaglia.

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