Riflettori puntati sugli ultimi sviluppi della chimica verde e sostenibile, per espandere le relazioni esistenti e stabilire nuove relazioni tra il mondo accademico e l’industria diffondendo la filosofia e i principi dello Sviluppo sostenibile e della (Bio)Economia circolare: sono questi gli obiettivi della sesta Conferenza EuChems, in corso di svolgimento all’Università degli Studi di Salerno, presso il Campus di Fisciano. I lavori si sono ufficialmente aperti ieri pomeriggio nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città. La Conferenza, in corso fino al 6 settembre, è promossa e ospitata dal Dipartimento di Chimica e Biologia “Adolfo Zambelli” ed è organizzata ogni biennio dalla Società Chimica Italiana (SCI) e da EuChemS (European Chemical Society/Divisione di Chimica Verde e Sostenibile). La serie di appuntamenti ha preso inizio otto anni fa a Budapest (2013), seguita dalle conferenze di Lisbona (2015), York (2017) e Tarragona (2019) e l’ultima organizzata virtualmente a Salonicco (2021). I temi della sesta conferenza, ospitata per la prima volta in Italia, all’Università di Salerno, riguardano il campo più ampio della chimica e della tecnologia verde, con maggiore enfasi sui processi catalitici e sintetici sostenibili, sull’utilizzo della biomassa e della CO2, sui combustibili alternativi e sull’energia verde, sui processi chimici benigni a basso consumo energetico, sulla prevenzione e bonifica dell’inquinamento, sulle tecnologie verdi metriche chimiche e valutazione ambientale, processi industriali sostenibili, riciclo e valorizzazione dei rifiuti e (bio)economia circolare.
Chimica sostenibile: a Salerno ricercatori da tutto il mondo
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