Si sono concluse le indagini sulla morte della piccola «Maria», la neonata che si sospetta sia stata lanciata dal secondo piano di casa, a Roccapiemonte, il 2 settembre scorso.
Il sostituto procuratore Roberto Lenza, titolare dell'inchiesta, ha terminato il lavoro preliminare, con il deposito finale della relazione dei Ris.
L'inchiesta vede indagate due persone, la madre della neonata, Margherita Galasso, di 42 anni, e il marito della donna, Massimo Tufano, di 48 anni. Stando alle accuse di omicidio volontario, la Procura contesta il delitto ad entrambi, in concorso (anche se il gip non convalidò in fase preliminare il fermo in carcere per l'uomo).
La piccola fu trovata su di una siepe interna ad una palazzina di via Roma.
Dai rilievi medici, avrebbe vissuto – subito dopo il parto – non più di un'ora. Lo mise nero su bianco il medico legale dopo l'autopsia, con una prima relazione. La causa della morte fu associata ad un trauma cranico, dovuto all'impatto con il suolo.
Dopo qualche giorno, i carabinieri del reparto speciale svolsero una serie di attività tecniche all'interno dell'appartamento, con analisi sui veicoli nelle disponibilità della coppia, nei pressi della siepe dove fu trovato il corpo di Maria, per poi sequestrare alcuni indumenti, intrisi di sangue, oggetti personali e altro materiale utile alle indagini.