«Chiudere un ufficio postale per 56 giorni in una frazione come quella di Matierno, popolata in particolar modo da anziani e da chi si sposta con i mezzi pubblici, senza dare alternative valide è qualcosa di inaccettabile». I pensionati della Cisl Salerno, guidati da Giovanni Dell’Isola, denunciano la decisione di Poste Italiane di chiudere, dal 13 marzo al 9 maggio, l’ufficio di Matierno, lasciando un’intera parte della popolazione del capoluogo senza servizi. «La serrata – dice il segretario cislino Dell’Isola – non può avvenire senza fornire un servizio sostitutivo. Ci auguriamo che si tratti di una chiusura veramente temporanea, che celi l’ipotesi di serrata definitiva come accaduto in passato».
La chiusura delle Poste di Matierno costringe gli anziani ma anche altre persone in fascia debole a raggiungere uffici dislocati altrove con aggravi economici personali, non avendo a disposizione una rete di servizi pubblici di trasporto conciliabili con le proprie esigenze di vita quotidiana. Soprattutto per gli anziani, in questo mese riscuotere la pensione o pagare una bolletta potrà diventare complicato. In attesa della riapertura del 10 maggio, «sarebbe giusto portare a Matierno lo sportello mobile già usato in alcune realtà come Cava de’ Tirreni», suggerisce la Cisl. «Il mezzo di Poste Italiane potrebbe sostare nel parcheggio adiacente l’ufficio di Matierno, attiguo al campo di calcetto della parrocchia. Così i disagi si attenuerebbero».
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