E’ trascorso quasi un mese dalla chiusura della filiale della Banca di Credito Cooperativo (BCC) Campania Centro di San Cipriano Picentino, e le proteste da parte di soci e utenti non accennano a placarsi.
Durante un incontro pubblico nell’aula consiliare del Comune, numerosi partecipanti hanno espresso indignazione per una decisione ritenuta un tradimento dei valori cooperativi che hanno sempre contraddistinto l’istituto bancario. L’area interessata, che comprende anche Giffoni Sei Casali e Castiglione del Genovesi, è ora priva di un servizio essenziale per migliaia di cittadini, soprattutto anziani.
Il presidente Camillo Catarozzo e il direttore Danilo Trabacca, intervenuti per spiegare le ragioni della chiusura, hanno giustificato la decisione appellandosi alla presunta scarsa redditività della filiale. Una motivazione che non ha convinto i presenti, i quali hanno sottolineato come la filiale, negli ultimi anni, sia stata progressivamente ridimensionata, operando solo a giorni alterni e con un unico addetto.
La sostituzione della filiale con un semplice sportello bancomat ha esacerbato i problemi della popolazione locale, costretta ora a percorrere strade difficili e spesso pericolose per raggiungere la sede più vicina, situata a Campigliano, frazione di San Cipriano. Tuttavia, anche questa sede non sarebbe adeguatamente potenziata per gestire l’aumento dell’utenza, come dimostrano le code di clienti costretti ad attendere all’esterno.
Durante l’incontro, molti soci hanno criticato aspramente le recenti politiche della banca, definendo le decisioni sugli immobili “discutibili” sia dal punto di vista logistico che economico. È stato chiesto al presidente Catarozzo di rispettare le esigenze della popolazione picentina e di non perseguire esclusivamente logiche di profitto, giudicate incoerenti con i principi fondativi del Credito Cooperativo.
La chiusura della filiale rappresenta una ferita aperta per una comunità che si sente tradita e dimenticata. I cittadini chiedono ora interventi immediati per garantire un servizio adeguato e per evitare che il territorio perda ulteriormente riferimenti essenziali.