Camminare tra i viali del cimitero di Salerno è diventata un’impresa. La pavimentazione è sconnessa, squarciata dalle radici degli alberi, disseminata di pezzi di marmo che sembrano lapidi abbandonate. Le fontane sono secche, la pulizia è inesistente, e i carrelli per i rifiuti sono spariti, sostituiti da buste di plastica. «Stamattina mi sono recato al cimitero dopo due anni di segnalazioni, e nulla è cambiato», racconta un cittadino. «La fontana è ancora senz’acqua, la pulizia è zero, e i furti continuano. Da noi hanno portato via persino il portalampada». Ma non è solo una questione di degrado. È una questione di rispetto. Per i defunti, certo, ma soprattutto per chi visita quel luogo: persone anziane, spesso sole, che cercano un po’ di conforto tra le tombe dei propri cari. Invece, trovano indifferenza. Uffici aperti, ma deserti. Documenti lasciati incustoditi sulle scrivanie, e nessuno a rispondere alle richieste. «Non c’è alcun rispetto per questo luogo», lamentano i cittadini. Eppure, basterebbe poco: un po’ di manutenzione, un po’ di attenzione. Invece, il cimitero di Salerno sembra una città dimenticata, dove anche i vivi faticano a trovare un po’ di pace.
Viali sconnessi, fontane senz’acqua, furti e personale assente
Cimitero di Salerno: degrado e incuria
Una vergogna che ferisce chi cerca un po’ di pace tra le tombe
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