La neonata è ricoverata all’Ospedale Ruggi di Salerno da venerdì scorso per una infezione da Escherichia coli

Cinque mesi, in ospedale per latte contaminato

Saranno i carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione ad accertare o meno la correlazione
Francesca Salemme

Diarrea, vomito, pianti.

Una bambina di cinque mesi, è ricoverata all’Ospedale Ruggi di Salerno da venerdì scorso per una infezione da Escherichia coli.

Al momento è stata sottoposta a numerosi accertamenti che hanno confermato il batterio. Le sue condizioni non desterebbero preoccupazione. Il sospetto della famiglia è che la piccola sia entrata in contatto col batterio da una confezione di latte in polvere usata per diversi giorni e che sarà sottoposta all’attenzione dei Nas.

Saranno proprio i carabinieri del nucleo antisofisticazione ad accertare o meno la correlazione tra il latte artificiale consumato e l’infezione contratta dalla bambina.

Escherichia coli è un batterio normalmente presente nel tratto intestinale degli esseri umani abitualmente innocuo e che svolge un ruolo importante nella digestione. Tuttavia, alcuni ceppi possono causare infezioni e sintomi spiacevoli. Queste possono avvenire principalmente attraverso il contatto diretto con feci o con superfici contaminate.

Durante l’estate, in particolare, però, le infezioni possono essere associate al consumo di alimenti contaminati o al nuoto in acque non trattate, come fiumi o laghi, che potrebbero essere contaminate da feci umane o animali. I sintomi più comuni includono: diarrea, talvolta con sangue; dolore addominale e crampi; nausea e vomito; febbre. In alcuni casi, l’infezione può progredire a complicanze più gravi.

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