Nove anni in carcere, da innocente. Almeno secondo la Cassazione. Non fu Antonio Tesone a uccidere Aldo Autuori. Un assassinio che – secondo gli inquirenti- sarebbe stato pianificato per eliminare un imprenditore che ostacolava il predominio del clan Mogavero-Bisogni. I legali del Tesone, Vannetiello e Giametta, hanno fondato la strategia difensiva sulla contestazione del riconoscimento vocale di Tesone nelle intercettazioni. “Si tratta di un annullamento clamoroso – il commento registrato dai colleghi de La Città dell’avvocato Vannetiello – perché l’impianto accusatorio, costruito dalla Dda di Salerno, era stato finora accolto in pieno dalle autorità giudiziarie. Tutti gli altri concorrenti, giudicati separatamente, ad eccezione di Gennaro Trambarulo, erano stati condannati in via definitiva”. L’annullamento da parte della Cassazione comporta l’impossibilità per il collegio della Corte di assise di appello di Salerno, già coinvolto nella precedente sentenza, di giudicare nuovamente Tesone. Sarà quindi la Corte di assise di appello di Napoli a riesaminare il caso, dopo la redazione delle motivazioni della Cassazione. L’annullamento di una condanna apparentemente consolidata, apre ora a nuovi scenari giudiziari e riaccende i riflettori su una vicenda che ha segnato profondamente il tessuto sociale salernitano e l’opinione pubblica. La fissazione della nuova udienza di secondo grado è attesa nelle prossime settimane.
Per la Corte di Cassazione, non fu Antonio Tesone ad uccidere l'imprenditore Aldo Autuori
Clamoroso: annullato ergastolo a Tesone per omicidio Autuori
L'omicidio avvenne nell'agosto del 2015, il caso si riapre
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