Coldiretti: 5000 nuovi posti di lavoro

Redazione

L’agricoltura può creare lavoro anche in tempo di crisi, nonostante i morsi della congiuntura. Una conferma arriva dalla Coldiretti che ha organizzato per domani un forum sulle prospettive occupazionali in Campania. Un messaggio di positività e di apertura in un momento negativo per molti settori produttivi poichè una quota importante del mercato del lavoro, tanto in termini quantitativi che qualitativi è rappresentata dall’occupazione dipendente in agricoltura. Troppi luoghi comuni, invece, etichettano semplicisticamente il lavoro agricolo come saltuario, e dunque precario. Il settore ha un peso economico che può dare un contributo più che significativo al futuro occupazionale. La Coldiretti illustrerà, domani, le prospettive per generare 5000 nuovi posti di lavoro in Campania, più di 1000 nella sola provincia di Salerno nel corso del 2010. Lo sviluppo del comparto produttivo e delle diverse filiere potrebbe rappresentare un vivaio di posti di lavoro. Basti pensare che per la fine del 2010 si prevede l’insediamento di 1500 nuove imprese agricole in Campania. Naturalmente la logica è che chi avvia una impresa agricola ha bisogno di manodopera: carrellisti, addetti agli impianti, potatori, raccoglitori ed anche figure tecniche come agronomi e consulenti. Figure che difficilmente si trovano sul mercato. La Campania è la regione più giovane d’Europa con la metà dei cittadini che ha meno di 37 anni e con solo ¼ della popolazione che ha superato i 55 anni. Sembra a questo punto necessaria una politica di tutela e sviluppo del territorio per ridisegnare il processo di rinascita del settore.

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