In base alle stime , si tratta di un venti per cento in più di raccolto rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerso nel corso di Eurocastanea, il simposio europeo dedicato alla castagna che si è tenuto quest’anno in Grecia. Ma attenzione! per Coldiretti le previsioni potrebbero essere ribaltate a causa del freddo di questi giorni. C’è poi ancora tanto da fare. La Campania è in difficoltà a causa dello spopolamento, dell’abbandono dei terreni, della scarsa meccanizzazione e dei prezzi al produttore bassi. Nonostante i timori, si stima un aumento rispetto a quella registrata lo scorso anno “Ci aspettiamo un anno positivo – afferma il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano – dopo il flagello causato dal Cinipide galligeno che per anni ha quasi azzerato l’intera produzione regionale. I quantitativi saranno discreti e dalla buona calibratura. In questi anni, come Coldiretti, di pari passo alla lotta biologica abbiamo lavorato agli interventi colturali e di gestione dei castagneti, in particolare alle tecniche di potatura e alle problematiche fitosanitarie e ambientali. E’ ripartito un comparto strategico per l’economia delle aree interne e per il presidio del territorio”. La provincia di Salerno presenta la più ampia superficie investita a castagneti (oltre 5mila ettari). Prima del problema cinipide, la produzione media annua del “Marrone di Roccadaspide IGP” era di circa 5-6 mila tonnellate, il 50% dell’intero raccolto di castagne della provincia di Salerno.
Castanicoltura campana
Coldiretti: Castagne, un’annata col segno positivo
Previsioni che potrebbero essere ribaltate a causa del freddo di questi giorni
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