Pandemia, venti di guerra e caro bollette: questo il mix micidiale per migliaia di attività commerciali in Italia e anche in provincia di Salerno, che stanno vivendo una crisi profondissima.
Un dato che certifica un momento storico davvero critico è la continua, e costante chiusura degli esercizi commerciali tradizionali e storici.
Camminando per le strade cittadine, i riferimenti commerciali sono completamente cambiati: alle insegne di un tempo – luoghi di memoria e di appuntamenti – si sono sostituite quelle dei franchising, della grandi catene tutte uguali in ogni centro urbano ad ogni latitudine.
Tante le cause di questo fenomeno, dichiara in una nota il presidente provinciale di Confesercenti Raffaele Esposito: “Oltre agli affitti alle stelle, caro energia e caro vita si deve aggiungere il boom dell’e-commerce ha devastato i negozi di vicinato e tradizionali, baluardi e presidi indispensabili delle nostre comunità per i quali si è fatto troppo poco e solo nell’ultimo periodo si è pensato di programmare i distretti del commerci. A questo va aggiunta l’assenza del ricambio generazionale: è chiaro che un commerciante prossimo alla pensione sceglierà di chiudere se non ha l’elemento della continuità aziendale”.