Commercio da sostenere

Redazione

Negozi, bar, ristoranti, botteghe artigianali… ne hanno passate di guerre, tra crisi economica, l’avvento dei centri commerciali, poi quello dei mega-store cinesi, ora la bufera Covid19 con annessi oltre due mesi di chiusura forzata delle attività. Ripartire non sarà esercizio facile, ma sarà necessario. Il rischio di ritrovarsi tra qualche tempo centinaia di buchi neri ai piedi dei palazzi c’è, ed è concreto. Ma i commercianti, gli artigiani, i gestori di locali non devono mollare. Certo, un ruolo importante ce l’avranno i consumatori. I cittadini di questa provincia, di questa regione che, all’alzarsi di tante saracinesche, avranno l’opportunità di fare spese e fare del bene, contemporaneamente, all’economia nostrana. Perché il commercio è uno dei motori, se si spegne quello, la macchina si ferma. Consumare italiano sarebbe un ottimo modo per ripartire tutti insieme. Al solito bar, non come prima, quando il caffè era anche o soprattutto un motivo per far due chiacchiere con gli amici, ma al solito bar comunque. E poco importa se si dovrà aspettare il proprio turno al tavolino messo sulla soglia del locale. Se riprende a girare la moneta, magari riprende a girare anche la giostra. Una mano lava l’altra e tutte e due lavano la faccia.

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