Commozione per la scomparsa di Francesco Orio, luminare dell’endocrinologia

Redazione

Non è banale dire che Francesco Orio- andato via ad appena 48 anni dopo una battaglia coraggiosa contro un male inesorabile- lascia un vuoto difficile da colmare. E non solo perché era un medico di altissimo livello, il primo scienziato italiano a fregiarsi della Ligue Universelle du Bien Public, onorificenza che gli fu consegnata al Palazzo Unesco di Parigi. Il professore Orio – o semplicemente Francesco, come chiedeva d’essere chiamato – era un autentico vulcano di idee, una mente brillante negli studi, tra i più giovani docenti universitari italiani di sempre, una fucina di talento che dispiegava nelle numerose iniziative al servizio della comunità. Promotore, insieme al fratello Marcello, del premio intitolato alla memoria del papà- quel Franco Orio pioniere dell’endocrinologia campana- Francesco aveva dedicato l’ultimo decennio alla prevenzione delle malattie tiroidee e dell’ovaio policistico andando nelle scuole a spiegare cosa fosse la ghiandola della vita, come potevano presentarsi i disturbi, come sarebbe stato giusto affrontare i problemi. Sempre in prima linea, era lui ad eseguire gli esami, sostenuto da un’equipe di professionisti collaudatissima. Molti di quegli studenti, oggi adulti, gli debbono la vita: sono numerosi i ragazzi ai quali è stata diagnosticata una patologia precoce e quindi guaribile. Purtroppo, Francesco Orio non ha avuto la stessa fortuna. Da un anno lottava, come un leone, senza mai smettere di studiare e lavorare. Fin quando ha potuto, ha risposto ad ogni messaggio, ad ogni telefonata. Una parola per i suoi allievi, per i colleghi, gli amici, i conoscenti, i pazienti, c’era sempre. Era uno scienziato e sapeva qual era il suo destino. Ma non s’è arreso: negli Stati Uniti era andato per una terapia d’avanguardia. Fosse riuscita, sarebbe stato il primo anche stavolta. Tra i maggiori esperti in Endocrinologia Ginecologica, miglior endocrinologo italiano sotto i 40 anni nel 2011, Francesco Orio era stato inserito dall’organizzazione internazionale Expertscape tra i primi 10 leader mondiali per la ricerca nel campo della sindrome dell’ovaio policistico: la fama internazionale, infatti, era arrivata con gli studi sul ruolo della dieta mediterranea e dell’attività fisica nel trattamento della sterilità e dei disturbi dell’endocrinologia ginecologica. Per noi era l’esperto di molte fortunate rubriche televisive, l’amico con cui chiacchierare, organizzare, sorridere. La salma di Francesco Orio rientrerà dagli Stati Uniti nei prossimi giorni. La sua famiglia renderà note le modalità per salutarlo un’ultima volta e nel dolore si dice colpita dall’affetto che centinaia di persone stanno manifestando in queste ore. https://www.facebook.com/LiraTV/videos/707729579739015/

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