Indice puntato sulla musica ad alto volume, controlli anche in case private

Comune, scattano divieti a tutela della quiete pubblica

Nella bozza, anche il divieto di prostituzione "a domicilio"
Ivano Montano

Al via i controlli esterni e interni. Già, perché in tema di sicurezza e di tutela della quiete pubblica si lavora a Palazzo di Città ad una serie di provvedimenti, alcuni dei quali già fanno discutere come quello relativo al divieto di diffusione di musica “selvaggia” in casa. Radio e Tv, oltre agli apparecchi di qualsiasi specie per la riproduzione della musica dovranno essere utilizzati contenendo il volume delle emissioni sonore entro limiti tali da non recare in alcun modo molestie o disturbo ai vicini; naturalmente, la disposizione vale anche per gli apparecchi installati in esercizi pubblici e circoli privati. Non sarà inoltre consentito suonare strumenti musicali dalle 14 alle 16 e dalle 22 alle 7, salvo la totale insonorizzazione dei locali, pena una sanzione amministrativa di 100 euro. Nella bozza, anche il divieto di prostituzione molesta nelle case private.  È prevista, in tal caso, la multa di 200 euro per clienti e prostitute domestiche. Va bene tutto, il quieto vivere dei cittadini prima di ogni cosa, ma che non si stia a guardare il pelo ignorando la trave, visto che certi episodi continuano a verificarsi, come le corse sugli scooter a Sala Abbagnano, come chi liberamente circola su due ruote tra i viali del Parco del Mercatello e tante altre situazioni, più o meno pericolose, che andrebbero monitorate costantemente.

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