Il consiglio comunale di Salerno segna il passo sulla modifica dello Statuto di Salerno Pulita, rinviando l’istituzione del direttore generale ad un’altra seduta, elegge non senza incertezze il nuovo vicepresidente dell’assise e chiude la polemica sul Galiziano con un pieno di voti che comunque non può nascondere le perplessità emerse sul progetto per la nuova chiesa di San Felice e Santa Maria madre. Dal punto di vista politico sono questi i passaggi più significativi, accompagnati da molti distinguo in seno alle stessa maggioranza, manifestati con gli interventi in aula sui diversi temi trattati e palesati con le assenze al momento del voto. Comunque, oltre all’acquisizione dei lidi delle forze dell’ordine in Via Clark e di altri beni demaniali tra cui aree contigue al Porto e a Piazza della Libertà, il consiglio comunale supera l’ostacolo dell’esercizio di gestione approvando la relazione dell’assessore al bilancio Luigi Della Greca, che nel salone dei marmi ha replicato alle osservazioni fatte dai revisori dei conti riguardo il disallineamento tra crediti e debiti delle società partecipate, l’eccesso di residui attivi e la massa di debiti fuori bilancio. I consiglieri si sono convinti al voto favorevole prima di passare alla revoca del progetto peri box di piazza Alario (si punta adesso al terreno vicino al Genio Civile per costruire nuovi parcheggi) e alla definizione della diatriba sulla Chiesa al Parco del Galiziano. Alla fine il provvedimento passa con il voto contrario di Lambiase e l’astensione di Santoro: gli unici consiglieri perplessi a rimanere in aula, mentre gli altri che la pensavano diversamente hanno preferito allontanarsi al momento della votazione. Il via libera al nuovo edificio porta la necessità di stipulare una convenzione con la Chiesa per la disciplina relativa all’utilizzo degli spazi di aggregazione.
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