Consiglio comunale–show ieri sera a Pagani. Gambino procede alla resa dei conti

Redazione

Il neo sindaco – su cui grava un dispositivo ministeriale e la sentenza della Corte di Cassazione con cui è stato dichiarato incandidabile – ha messo in ferie forzate il segretario generale, nominato una sostituta ad horas e contestato l’opposizione

Risorge dalle sue ceneri come La Fenice cui è intitolata la sala cinematografica dove ha avuto luogo il primo consiglio comunale del suo terzo mandato come sindaco, Alberico Gambino, che sfrutta l’occasione della prima assise del neo eletto consiglio comunale di Pagani per raccontare la sua verità e arrivare alla prima resa dei conti. A pagare, in primis, il segretario comunale Francesco Carbutti – il funzionario che aveva inviato la nota con la quale il Ministero dell’Interno, di fatto, proclamava la decadenza di Gambino e la nullità degli atti da lui prodotti, nomina della giunta compresa – messo in ferie forzate dal primo cittadino e allontanato dall’aula tra i carabinieri, e sostituito ad horas da Ivana Perongini, già segretaria comunale ai tempi della seconda amministrazione gambiniana, nonostante mancasse la pubblicazione sull’albo pretorio dell’atto di nomina e ovviamente la procedura di selezione. Carbutti, tra l’incredulità generale dei presenti, è stato costretto ad abbandonare la sala portando via con sé faldoni e documentazioni, incluso l’ordine del giorno e l’elenco dei consiglieri comunali eletti, e non è escluso che possa recarsi in Procura e presentare un esposto per la clamorosa sostituzione di ieri sera. A presiedere la seduta del nuovo consiglio, Fabio Petrelli che ha proceduto alla convalida degli eletti prendendo in esame le condizioni di eleggibilità e compatibilità alla carica di sindaco e di consigliere comunale. Ma i colpi di scena non sono finiti: quando il sindaco uscente Salvatore Bottone e i consiglieri d’opposizione hanno deciso di abbandonare l’aula al momento della convalida degli eletti – avevano avanzato dubbi sulla necessità di forzare la mano e di votare la proclamazione in presenza del dispositivo ministeriale e della sentenza della Corte di Cassazione con cui Gambino è stato dichiarato incandidabile – sono stati aggrediti verbalmente… aggressione sedata da un nuovo intervento dei carabinieri. La serata si è conclusa con il discorso del neo-sindaco Gambino. «In 5 anni sono state dette tutte bugie. Un sindaco uscente, battuto due volte, si permette di dare lezioni di moralità. La gente ha votato per liberarsi, non solo dall’immobilismo, ma anche dai precedenti amministratori. Io ho affrontato vari processi e il danno lo ha avuto la città. Oggi ho un certificato di qualità, sono stato controllato dalla testa ai piedi in tutti i processi e ne sono sempre uscito indenne. Accadrà anche stavolta».

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