Per il Consiglio di Stato, il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha l’obbligo di definire il procedimento di stipula dell’Accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi. Si parla dei fondi già assegnati alla Regione Campania con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile del 3 agosto 2023. Sciolto il Fitto mistero, un mistero buffo come il tentativo di rallentare in piena corsa, di aggiungere ritardi ai ritardi già accumulati con una battaglia a colpi di carta bollata che non serve a nessuno, soprattutto non serve al Paese, ma tant’è: il Governatore della Campania, de Luca, ha dovuto lottare e strappare a morsi quel che ci è dovuto e oggi commenta: “Il Consiglio di Stato ha confermato pienamente le tesi della Campania, ha censurato i ritardi, e stabilisce l’inaccettabilità delle procedure messe in campo dal Governo considerando pretestuosa la sopravvenienza dell’articolo 10 del Decreto coesione: smantellata la norma che surrettiziamente introduceva la vicenda Bagnoli nel Fondo di Sviluppo e Coesione. Ci si augura – aggiunge De Luca – che a questo punto sia terminata la lunga e vergognosa catena di pretesti, di dilazioni, di ritardi strumentali, che ha penalizzato e penalizza le imprese, le famiglie, i Comuni della Campania. Ci si augura di poter cominciare a lavorare nell’interesse delle nostre comunità. È il risultato della battaglia di civiltà e di dignità nella quale si sono impegnati in questi mesi centinaia di sindaci, amministratori, semplici cittadini”.
Ministro Fitto obbligato a definire il procedimento di stipula dell'accordo con la Regione Campania
Consiglio di Stato “richiama” Fitto: vince De Luca
De Luca: «Abbiamo vinto la nostra battaglia di civiltà»
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