La pandemia ci ha abituato a ragionare per numeri. Numeri di contagi (122 nell'ultima giornata nel salernitano), di ammalati e di morti. Ci ha quasi assuefatto a parlare ogni giorno di chi non c'è più o di chi lotta disperatamente per restare in vita, facendo quasi passare in secondo piano il fatto che dietro i freddi numeri ci sono drammi familiari. Non dobbiamo mai dimenticare la catastrofe umanitaria provocata dal Covid.
Soprattutto adesso che la quarta ondata è partita minacciosa. Rispetto a quelle precedenti, ora abbiamo un alleato in più molto importante. Si chiama vaccino e consente di combattere meglio il virus anche se per sconfiggerlo è indispensabile che ognuno di noi dia il suo contributo attraverso il rispetto delle norme anti-contagio. Con i vaccini sono diminuiti i casi positivi ma i dati attuali destano comunque preoccupazione, ci costringono a tenere alta l'attenzione e soprattutto a portare avanti la campagna di immunizzazione.
In calo anche i decessi perché il vaccino rende meno pericoloso il Covid ed abbassa il numero dei ricoveri in ospedale. I dati servono a studiare l'andamento della pandemia ma non possono influenzare le nostre coscienze. È ancora alto il prezzo che paghiamo, il Covid va sconfitto evitando comportamenti non responsabili. Altrimenti la strada verso nuove restrizioni sarà inevitabile.