L'impennata dei contagi non si arresta, in Campania si registra una cifra che rappresenta addirittura un quinto del dato nazionale: ieri, 431 positivi su 4867 tamponi processati. Un deceduto, 121 i guariti. Tutto questo, mentre l'Italia si divide su vaccini e scuola. Da un'indagine Doxa viene fuori che il 60% degli italiani non vuole sottoporsi al vaccino anti-influenzale, mentre poco più della metà della popolazione nazionale direbbe no, eventualmente, anche al vaccino contro il Coronavirus. A leggere i commenti sui vari social – migliaia soltanto sulla pagina facebook del Governatore De Luca – sono tanti i genitori che chiedono l'immediato ripristino della didattica a distanza. Paura di quel che può accadere in classe, paura di assembramenti all'esterno degli istituti, paura di un nemico invisibile che potrebbe entrare nelle famiglie, lì dove ci sono i nonni, o comunque soggetti più fragili che vanno protetti in ogni modo.
Ma la scuola ha riaperto i cancelli, con tutti i freni del caso imposti dal rigido protocollo da rispettare, la vita continua e con essa il diritto all'istruzione, provando a farlo nella massima sicurezza. Intanto, nel giro di una settimana, i primi grattacapi son venuti fuori: a Baronissi, è risultato positivo un 13enne che frequenta l'Itis "Margherita Hack"; si tratta di un contagio legato al focolaio della palestra Tempio Shaolin, in ogni caso in mattinata sono stati sottoposti a test tutti gli alunni e docenti della classe, oltre a quelli che hanno viaggiato a bordo dello scuolabus con il ragazzo. Il caso va ad aggiungersi a quelli di Sala Consilina, dove all'Istituto "Camera" è stata posta in isolamento la classe frequentata da un alunno positivo al covid e Scafati, dove una scuola materna resterà chiusa per tre giorni, per la sanificazione degli ambienti e la necessaria indagine epidemiologica tra i piccoli ospiti e rispettivi familiari, dopo che un'insegnante è risultata positiva. La donna è stata immediatamente posta in isolamento fiduciario dal dipartimento di prevenzione dell'Asl.