Il sindacato chiama in causa l'Asl

Contratto integrativo bloccato, la Fials chiede risposte

Lopopolo "Non possiamo accettare che resti solo su carta"
Simona Cataldo

Dipendenti senza tutele e riconoscimenti economici stabiliti. La vertenza riguarda personale dell’Asl ed è stata sollevata dalla Fials Salerno. Attraverso il segretario generale, Carlo Lopopolo, il sindacato chiede risposte chiare e immediate sull’attuazione del contratto collettivo decentrato integrativo 2023-2025 che nonostante la firma e l’approvazione dell’accordo ancora non è stato applicato. “Non possiamo accettare che un contratto già firmato e finanziato resti solo sulla carta. Chiediamo che vengano rispettati gli impegni presi, perché si tratta di diritti fondamentali dei lavoratori” dichiara Lopopolo.  Tra le richieste principali della Fials c’è l’immediata applicazione delle norme contrattuali, il riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali e verticali per i dipendenti aventi diritto al 31 dicembre scorso e per tutti gli operatori in ultima fascia, il pagamento delle indennità spettanti per chi opera in reparti ad alto rischio e per coloro che lavorano in condizioni particolari, come nelle carceri o nelle zone disagiate. Inoltre, il sindacato sollecita il pieno rispetto delle norme su orari di lavoro e smart working.  Lopopolo sul punto è chiaro: “Se non riceveremo risposte concrete in tempi brevi, saremo pronti ad avviare azioni di protesta e, se necessario, ricorreremo a vie legali per tutelare i diritti dei lavoratori”.

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