Verso la normalità, a piccoli passi: scatta il coprifuoco alle 23 e per i ristoratori arriva una piccolissima boccata d'ossigeno. Non è ancora tempo di tirare il classico sospiro di sollievo ma, quantomeno, si inizia a vedere la luce alla fine del tunnel.
L'ora in più consente, soprattutto nei fine settimana, in cui ci sono maggiori prenotazioni, di poter organizzare i tavoli in maniera tale da poter stabilire doppi turni per la cena, con l'obiettivo di incrementare gli incassi, dopo mesi di agonia. Ovviamente, la situazione è destinata a migliorare ulteriormente il mese prossimo, quando il coprifuoco verrà prima allungato alle 24, il 7 giugno, poi sarà del tutto abolito, il 21.
A beneficiare ora della boccata d'ossigeno con l'orario attuale, però, sono solo le attività di ristorazione che hanno a disposizione degli spazi all'aperto. Per gli altri, quelli che possono servire solo all'interno, il calvario avrà fine tra dodici giorni. Per loro infatti è scattato il countdown per la riapertura, fissata per il primo giugno. Solo allora sarà possibile, in base anche all'ultimo decreto, servire nei locali al chiuso. Chi, dunque, non ha nessuna possibilità di avere uno sfogo all'esterno dovrà restare in apnea ancora per qualche giorno.