La decisione della Corte dei conti di dare il via libera ai decreti firmati dai Ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture senza cambiarne nemmeno una virgola testimonia il buon lavoro fatto in quest’ultimo anno da Gesac e dalla Salerno Costa d’Amalfi spa. Che non vi fossero difficoltà particolari nell’ottenere la concessione definitiva e la gestione totale lo si sapeva da tempo, ma si è comunque dovuto attendere un anno – dal momento in cui Gesac e Salerno erano pronte – per questioni politiche e burocratiche che oggi, per fortuna, possono dirsi superate. La bollinatura della magistratura contabile spiana la strada alla gestione dell’aeroporto di Salerno fino al 2043 e rende possibile, soprattutto, la fusione per incorporazione tra Costa d’Amalfi e Gesac. Il gestore dello scalo di Capodichino deterrà la stragrande maggioranza delle quote (oltre il 90%) e si occuperà dell’intero sistema aeroportuale campano. È proprio questa la condizione posta dal decreto che assegna la gestione totale per 24 anni: ovvero, la fusione da ultimare nei prossimi dodici mesi e la nascita della rete degli aeroporti della Campania, così come prevede la legge. Si avvicinano, a questo punto, i lavori per la pista e l’aerostazione. Come programmato dal masterplan c’è da costruire una linea d’atterraggio verso mare di 2,2 km e c’è da rifare l’intero edificio del Costa d’Amalfi. Poi ci sono le infrastrutture viarie, su gomma e ferro, i servizi. Il bando unico ed integrato sarà pronto dopo l’estate, in tempo per mettere a gara i trenta milioni inziali per le prime opere. Altri dieci milioni sono stati già accantonati per gli espropri dei terreni circostanti l’attuale aeroporto.
Corte dei conti dà via libera a gestione dell’aeroporto di Salerno fino al 2043
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