Corteo Antimafia, boom di presenze

Redazione

C’erano soprattutto ragazzi provenienti da tutta la Campania a manifestare a Napoli per dire “no” alla mafia. L’associazione Libera, promotrice della tre giorni dedicata all’impegno antimafia ha stimato che per le strade del capoluogo campano c’erano oltre 150mila persone a manifestare. Molti di loro giovanissimi. Armati di foto delle vittime di mafia, magliette con ironiche vignette e slogan particolari, tanti ragazzi hanno percorso oltre due chilometri e mezzo, sul lungomare di Napoli, fra Piazza della Repubblica e Piazza del Plebiscito. Il corteo si è poi radunato davanti al palco. I manifestanti, provenienti da trenta Paesi del mondo e da tutte le regioni italiane, hanno camminato insieme in silenzio, mentre si leggevano a ripetizione al megafono i nomi di oltre 900 vittime delle mafie. Un elenco che è stato riproposto alla fine, ben due volte, dal palco sul quale sono saliti i parenti delle vittime delle mafie. E per chi pensa che questo sia un problema tutto meridionale, al corteo dedicato all’antimafia è approdata anche la testimonianza dell’assessore alla cultura di Bardonecchia, comune piemontese con un triste primato, quello di essere stata la prima città del Nord a vedersi sciogliere il consiglio comunale per mafia. «Il tema della legalità non riguarda solo il sud»- ha detto l’assessore Canu. Al corteo di Napoli anche il sindaco di Contursi Terme Giacomo Rosa, al quale è stata consegnata tempo fa la struttura del Parco delle Querce, ex albergo del boss Marandino, confiscato nell’84 e che verrà trasformato in un centro di ritrovo e aggregazione per la cittadinanza.

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