C’è chi, di fronte alle due ore e mezza di attesa prospettate per riuscire a salire a bordo del mezzo, preferisce andare a piedi, nonostante i 40 gradi all’ombra, inerpicandosi lungo le scale che da Atrani, dalla Chiesa di Santa Maria Maddalena conducono verso la terrazza dell’Infinito (quanti sembrano i gradini); chi rinuncia, chi litiga con il personale della biglietteria.
Venerdì scorso, due mesi dopo il tragico incidente avvenuto sulla strada regionale 373, che collega Amalfi con Ravello e Scala (quando un autobus turistico da 32 posti, per fortuna vuoto, è finito fuori strada precipitando in uno strapiombo per oltre venti metri. Nel sinistro è morto l’autista ventinovenne), è stato riattivato il servizio di trasporto pubblico. Ed è stato subito il caos.
I servizi emergenziali di Sita Sud, attivi dalle 7 alle 23.30, non riescono a contenere l’afflusso di utenza che vuole raggiungere tali mete. La capienza massima dei mini bus è di 19 posti. Un vero disastro.
La Cgil e la Cisl Trasporti, hanno scritto al Prefetto e alla Regione per il casino che si sta generando sulla tratta, chiedendo un celere intervento di rettifica delle soluzioni adottate, e la revisione dei servizi in questione che, seppur approntati con le migliori intenzioni, sono totalmente inadeguati.