Stabili i contagi nel salernitano: sono 1344 i test positivi comunicati ieri dall'Unità di crisi della Regione. Di questi, 45 sono quelli registrati in città. Il contagiato più giovane è bambino di un anno. Sono in arrivo, intanto, altre novità sul fronte dei vaccini: nei prossimi giorni anche i più riluttanti a farsi somministrare un siero anti-Covid basato sulla tecnologia a mRna o a vettore virale avranno a disposizione Novavax, il preparato che utilizza la tecnica più 'classica', quella sperimentata da decenni per esempio contro meningite, pertosse, epatite. Una tecnologia tradizionale, insomma, per il nuovo vaccino autorizzato il 20 dicembre scorso dall'Agenzia europea del farmaco (Ema).
Diversamente dai vaccini Pfizer e Moderna, che usano tecnologie a mRNA, e Astrazeneca, Johnson&Johnson e Sputnik, a vettore virale, quello prodotto dalla casa farmaceutica statunitense Novavax è stato creato attraverso la tecnica delle proteine ricombinanti. Una tecnologia ampiamente sperimentata fin dagli anni '80 per esempio contro l'epatite B e, come qualsiasi altro vaccino, ha l'obiettivo di stimolare il sistema immunitario facendogli produrre una risposta contro l'aggressione di un agente esterno.
Il vaccino Nuvaxovid (Novavax) è incluso nel programma di vaccinazione anti Covid attualmente solo per il ciclo primario, insieme ai vaccini già autorizzati per l'utilizzo nell'Unione Europea. Nuvaxovid viene somministrato per via intramuscolare, come ciclo di 2 dosi, a distanza di 3 settimane (21 giorni) l'una dall'altra. Lo evidenzia la circolare del ministero della Salute. La somministrazione è indicata per i soggetti di età pari o superiore a 18 anni.