Proprio nelle ore in cui il Covid torna a registrarsi nelle corsie di un ospedale, è il caso del San Francesco d’Assisi di Oliveto Citra, i vertici dell’Asl salernitana fanno sapere che, nelle strutture sanitarie, dopo quasi tre anni e mezzo, i tamponi vanno messi da parte.
Il direttore generale dell’Asl, l’ingegnere Gennaro Sosto , lo ha comunicato ai vertici di tutti i presidi aziendali, recependo una direttiva arrivata direttamente da Palazzo Santa Lucia. «In ragione dell’attuale situazione epidemiologica – si legge nella circolare diramata dalla Direzione generale regionale preposta alla Tutela della Sanità – si deve ritenere superata l’esigenza di eseguire il tampone diagnostico per infezione Sars-Cov per l’accesso ai pronto soccorso delle strutture sanitarie campane ». Di qui la consequenziale comunicazione dell’Asl: «Da oggi – fanno sapere da via Nizza – per l’accesso in pronto soccorso non sarà più necessario eseguire il tampone diagnostico ».
Una decisione adottata a seguito della riunione del Consiglio dei ministri del 7 agosto scorso, che ha approvato un provvedimento che abroga il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone finora sottoposte alla misura dell’isolamento perché risultate positive al Covid.
La situazione in Campania, ad ogni modo, è apparsa sotto controllo, al punto tale da indurre la Regione ad abolire l’obbligo di sottoporre al tampone chi arriva al pronto soccorso. Situazione che contribuirà – almeno si spera – ad evitare il blocco d’alcuni reparti e a decongestionare le attività di pronto soccorso degli ospedali del Salernitano, specie di quello del Santa Maria della Speranza di Battipaglia, che ieri ha fatto i conti con una giornata da bollino nero.
Covid, decisione dell’’Asl: «Basta tamponi nei presidi»
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