Al cluster registrato fra i lavoratori di un'azienda agricola di Eboli si guarda con grande attenzione. Il virus non si ferma. Anzi accelera e riporta il salernitano ai livelli di contagio del maggio scorso, alle ultime settimane di lockdown.
I focolai che si sono accesi sono ben circoscritti, legati da un lato ai rientri dalle vacanze, dall'altro alla ripresa delle attività. Sono anche la dimostrazione della grande capacità del sistema sanitario campano di diagnosticarli grazie alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti. Già ieri il personale L'Asl si è recato nell'azienda agricola di Eboli per sottoporre a screening i dipendenti.
Si attendono in queste ore i risultati mentre il sindaco della cittadina è impegnato a garantire la sicurezza della popolazione. In campo, con una grande azione sinergica, sono scesi Asl Salerno- Dipartimento di Prevenzione Collettiva -USCA e l'Amministrazione comunale con il Centro Operativo Comunale e tutte le funzioni attive Carabinieri, Polizia Municipale, Croce Rossa Italiana, Protezione Civile, Servizi Sociali. Dai primi riscontri, solo un terzo delle persone risultate positive risiede a Eboli, gli altri sono residenti in comuni limitrofi