Crederci fino alla fine

Redazione

Salernitana nella tormenta, e nel cielo oscuro gli unici lampi sono quelli di Merino – predicatore nel deserto – e dello straordinario pubblico di Salerno che produce numeri da serie A pure quando lotta per non scendere in terza serie. Tifoseria che giustamente, dopo aver tifato per novanta minuti, chiede il conto alla società per quel ruzzolone che rischia di compromettere anche la possibilità di giocarsi la salvezza ai play-out. Il Patron Lombardi non si tira indietro, lui non l’ha mai fatto. Raccoglie le istanze dei tifosi e ripristina la linea dura: nessun ritiro, la squadra deve sentire la pressione della piazza e fin da subito; infatti, il Presidente ha annullato tutti i permessi e il canonico riposo al lunedì. Fin da oggi, tutti in campo a sgobbare per preparare un derby che ha i contorni di ultima spiaggia per l’Avellino e penultima per i granata. Dall’Irpinia arrivano segnali battaglieri: si sentono superiori atleticamente e psicologicamente, i biancoverdi di Campilongo vogliono sbancare l’Arechi e non lo mandano a dire. Ma la Salernitana non può e non deve fallire l’appuntamento con la vittoria. Mai come ora, non si tratta di campanile ma di ben altro: è la classifica che lo impone.

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