Antonio e Carmine lottano per la vita: mobilitazione sui social

Crollo albero a Unisa, gli amici: «Silenzio insopportabile»

La Procura indaga, cresce lo scontro tra studenti e università
Antonio Esposito

«Non è possibile accettare ciò che è successo. Due giovani che costruivano il loro futuro ora combattono per la vita». È questo il grido degli amici di Antonio La Regina e Carmine Fiorillo, i due studenti feriti gravemente dal crollo di un albero all’università di Salerno lo scorso 30 novembre. Entrambi sono ancora ricoverati in rianimazione al Ruggi, in condizioni critiche ma stabili.

La mobilitazione è partita dagli amici di Altavilla e si è trasformata in una campagna social virale per chiedere giustizia e responsabilità. «Chiediamo risposte al rettore e alle istituzioni. Non possiamo accettare il silenzio e l’indifferenza», si legge nei post condivisi anche dalla community Spotted Unisa.

Ogni sera, i ragazzi di Altavilla si recano in ospedale per sostenere le famiglie, affiancate anche dagli psicologi del Ruggi. «È un dolore immenso – raccontano – Antonio e Carmine sono come fratelli per noi. La loro battaglia è anche la nostra. Altavilla ha smesso di vivere da quel giorno».

Benedetta Vecchio, del Forum dei Giovani di Altavilla, denuncia: «Dopo 17 giorni, il silenzio delle associazioni universitarie ferisce. Noi non ci arrenderemo e manterremo accesi i riflettori. Non possiamo rimanere inermi».

La Procura di Nocera Inferiore, guidata dal procuratore Antonio Centore, ha acquisito la documentazione relativa all’incidente e sta preparando il sopralluogo tecnico per stabilire le cause del crollo. Intanto, l’albero caduto è diventato un simbolo di denuncia, ma anche oggetto di un inquietante “turismo noir”.

La comunità studentesca si stringe intorno ai due ragazzi, chiedendo che questo dramma non venga dimenticato e che si garantisca maggiore sicurezza nel campus.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.