Da Torre Annunziata ad Eboli per diventare il punto di riferimento, il ponte, tra gli spacciatori napoletani e quelli salernitani. Nel blitz antidroga eseguito all’alba di ieri dai carabinieri di Torre Annunziata ci sono anche molti pusher salernitani: per molti è scattato l’obbligo di firma. Figura centrale dell’inchiesta sarebbe il torrese Antonio Guarro, ebolitano d’adozione che negli anni sarebbe riuscito a gestire una importante piazza di spaccio nella zona a sud della provincia, riuscendo a mantenere i suoi giri restando fuori dalla guerra dei pusher che da lungo tempo caratterizza soprattutto il territorio di Eboli. Sarebbe stato lui a rifornire l’intera Piana del Sele. Nel corso delle indagini, sono emersi contatti frequenti per forniture anche per diversi chilogrammi di cocaina consegnate a Battipaglia e ad Agropoli e ancora a Capaccio Paestum e a San Marzano sul Sarno. Grazie ad alcuni corrieri della droga provenienti da Napoli e Roma, si legge nella nota a firma del procuratore Fragliasso, gli indagati avrebbero posto in essere un giro di affari di circa 8 milioni di euro, con oltre 500mila euro in contanti sequestrati dagli inquirenti nel corso delle indagini.
Le indagini dei carabinieri di Torre Annunziata
Da Torre ad Eboli per organizzare piazze di spaccio
La vendita di stupefacente nella zona a sud della provincia
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