Respinge le accuse generiche del governo, ma ammette problemi con le somministrazioni domiciliari.

De Luca alla guerra dei vaccini

Ipotizza campagna ad hoc per il comparto turistico e annuncia accordo per Sputnik
Francesca Salemme

Nel corso del tradizionale appuntamento del venerdì, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, si è mostrato particolarmente critico nei riguardi del governo in merito ai forti ritardi nell'arrivo delle dosi di vaccino. "In Italia – ha spiegato il governatore – dobbiamo raggiungere le 90 milioni di dosi somministrate. Di questo passo impiegheremo più di tre anni per raggiungere l'immunità di gregge".

"Sulla polemica scoppiata in questi giorni – ha continuato De Luca – nella quale si addebitano delle responsabilità alle regioni in ordine alle vaccinazioni, credo che ci sia un grande elemento di demagogia. Ci si dica quali regioni? Ci dicano i nomi? Una polemica di questo tipo non ha alcun senso".

"Il caos scoppiato in questi giorni sui vaccini è il sintomo di una gestione e di una classe politica che è passata da essere un circo equestre ad essere un giardino zoologico. Per far fronte a questo caos abbiamo deciso di comunicare quotidianamente i dati regionali sulle vaccinazioni effettuate, in modo da fornire sempre un elemento di chiarezza. Del resto a Roma – ha incalzato De Luca – non sono stati in grado neanche di mettere a punto una piattaforma digitale per la registrazione dei dati che fosse degna di questo nome".

Infine, dopo aver ricordato che la Campania ha già siglato un ‘opzione con un'azienda produttrice del vaccino russo ‘Sputnik', (anche se Draghi, contemporaneamente, dichiarava che il fondo d'investimento che detiene la proprietà del vaccino russo non ha ancora avanzato domanda formale all'Ema, e che quindi i tempi saranno verosimilmente molto lunghi, ndr) De Luca ha spiegato come intende procedere la Regione in ordine alle vaccinazioni: "Dopo aver completato gli over 80 – sui quali abbiamo un serio problema per i domiciliati – e le persone fragili, cercheremo di capire se possiamo vaccinare anche i ragazzi in età scolastica. Si tratta di una priorità vera, riaprire definitivamente le scuole. In seguito, semmai le dosi di vaccino dovessero essere sufficienti, oltre alla procedura ordinaria per fasce di età, contiamo di iniziare una campagna di vaccinazione per comparti economici a partire da quello turistico".

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