Così il presidente De Luca ha spiegato perché sono state assunte "misure rigorose e decisioni difficili: nessuno pensi che si prendono a cuor leggero, ci pensiamo 100 volte".
"Ieri – ha precisato – quando è arrivata la notizia che avevamo i 1000 contagi, abbiamo passato tutta la giornata a discutere e a impostare l'ordinanza per la cosa più utile da fare: abbiamo deciso per la didattica a distanza per 15 giorni per cercare di contenere l'onda di contagio. Dire che abbiamo chiuso le scuole è falso. Ovviamente il problema più grande è all'esterno non dentro le aule. I ragazzi sono incontrollati all'uscita e ingresso. Ad ogni modo, non si blocca la didattica, ma le presenze e la mobilità, la didattica deve continuare e poi vediamo tra 15 giorni".
E ancora: in queste due settimane l'obiettivo è arricchire i piani di trasporto coinvolgendo società private: “Oltre 4 milioni di euro sono stati investiti per potenziare il trasporto privato e per dare una mano ai Comuni:lunedì si terrà la riunione per il trasporto per capire se possibile l'aumento di 1 terzo delle corse, e per ragionare sugli orari e ingressi differenziati, valutando la suddivisione delle lezioni tra la mattina e il pomeriggio. In queste ore per gli asili, stiamo studiando misure per aiutare le famiglie e sollecitiamo il governo per prevedere un congedo parentale per gestire i bambini a casa”.
E ancora “Nel weekend di Halloween, americanata che è monumento all'imbecillità, chiuderemo tutto alle 22. Sarà il coprifuoco, non sarà consentita neanche la mobilità”.
“Probabilmente potremo decidere un blocco della mobilità dopo la mezzanotte anche prima di quel weekend – ha aggiunto il presidente, misura assunta oggi dal suo omologo piemontese Cirio – Sentiremo il Viminale, perché se decidiamo una misura del genere occorrono controlli e sanzioni rigorose. Chi diffonde l'epidemia non usando le mascherine deve essere considerato autore di un reato. Con questi numeri non si può scherzare. L'obiettivo è tenere in piedi 80-90 per cento delle attività economiche, se la gente ci aiuta indossando le mascherine ed evitando uscite irresponsabili di notte”.
In Campania più della metà dei contagi sono riconducibili a comportamenti incivili e delinquenziali: questa è la realtà.