Dopo l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata, il presidente De Luca, teme che questa possa portare ad una “desertificazione” delle scuole nelle aree interne e a una situazione di grande difficoltà per la sanità. Già oggi, trovare personale medico disposto a lavorare in queste zone è un’impresa, e la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente con l’autonomia.
De Luca spiega che le regioni con autonomia differenziata potranno offrire contratti integrativi regionali al personale medico e infermieristico, raddoppiando di fatto la retribuzione prevista dal contratto nazionale. Questo permetterebbe loro di attrarre professionisti nelle aree interne, a differenza di regioni come la Campania, la Sicilia, la Sardegna e la Puglia, che non avrebbero le risorse per competere.