Ci deve essere un’altra strada, “There must be another way”, è il titolo del brano che sabato è risuonato nel Duomo di Napoli organizzato dalla Regione Campania e dalla Curia Arcivescovile partenopea nel Duomo di Napoli. A cantarla, Noa, l’interprete israeliana della canzone di “La vita è bella“, in duetto con la cantante palestinese-israeliana Miriam Toukan.
Presentati da Marisa Laurito e Neri Marcorè, contrappuntati dalle cronache di Carmen Lasorella e gli interventi narrativi di Maurizio de Giovanni, sull’altare maggiore della cattedrale di San Gennaro – piena di studenti, di famiglie, di esponenti di tutte le fedi e le culture – si sono esibiti Lina Sastri, Enzo Avitabile, Ermal Meta, Irene Grandi, Tosca e Marco Zurzolo.
E ancora: la band Sistamaglia, composta da artisti iraniani e israeliani, che ha eseguito un tradizionale canto ebraico di pace, mentre le orchestre giovanili Sanitensemble e Scarlatti Young hanno scelto “Tammurriata nera”. Tra gli ospiti anche la soprano russa Nina Solodovnikova, le pianiste ucraine Diana e Danielle Dvalishvili e il violinista russo-ungherese Graf Mourja. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca, esprimere solidarietà e condivisione, dal punto di vista laico e religioso, alle parole e al messaggio Papa Francesco, nel suo intervento ha invitato tutti a “riconquistare la cultura della pace”.