L'auspicio del presidente della Regione Campania è che si esca dal calvario Covid entro l'anno. De Luca pronto a far da solo se da Roma non arriveranno dosi di vaccino a sufficienza.
«In Campania abbiamo vaccinato 633mila persone con la prima dose e altre 211 mila con la seconda dose- precisa Vincenzo De Luca nella diretta del venerdì. Dobbiamo arrivare a 4 milioni e 600 mila prime dosi entro la fine dell'anno per essere fuori dal calvario», rilancia il presidente della Regione, ricordando di aver «completato la seconda dose per tutto il personale ospedaliero; un risultato strategico per avere ospedali sicuri».
Parlando della campagna vaccinale in corso, De Luca spiega che è stata iniettata «la prima dose al 73% degli over 80, circa 120 mila persone. Altri 63000 hanno avuto la seconda dose. Per quanto riguarda le forze dell'ordine, risulta vaccinato il 73%, circa 20 mila persone. E siamo partiti con i pazienti fragili e gli ultra settantenni, con 2000 persone già vaccinate», incalza il governatore. «Per i fragili – ha detto – contiamo sulla collaborazione dei medici di famiglia ai quali chiediamo man forte per vaccinare in tempi rapidi la categoria. Poi ci sono quelli con disabilità grave ai sensi della legge 104. Questa seconda categoria graverà essenzialmente su strutture pubbliche»
Ma la cosa principale è un'altra, ovvero decidere sulla «produzione in Italia dei vaccini. È stato – secondo De Luca – il principale errore del nostro Paese: avremmo impiegato sei mesi, ma attrezzato l'Italia per produrre vaccini. E invece- conferma il governatore- ieri ho mandato una lettera al nuovo commissario Figliuolo per denunciare che la Campania è vittima del mercato nero dei vaccini. Abbiamo ricevuto 106mila dosi in meno, rispetto a quelli che, in base alla popolazione, avremmo dovuto ricevere. Quindi, ho chiesto al commissario e al ministro Speranza di ripristinare ad aprile una distribuzione equa. Stiamo lavorando per procurarcele da soli».
Su Astrazeneca la Regione conferma che oltre 140mila persone hanno ricevuto una dose e non ci sono stati effetti di particolare rilievo. Mentre è stata verificata la possibilità di vaccinare i ragazzi sopra i 16 anni per aprire le scuole. Andrebbe bene solo il vaccino Pfizer, ma le dosi sono limitate e servono per pazienti fragili e personale sanitario.