Inevitabile il riferimento del Sindaco di Salerno ai sei militari italiani morti durante l’attentato in Afghanistan, nella giornata di lutto nazionale che coincide con i festeggiamenti del Santo Patrono. Drappi tricolori listati a lutto accanto ad immagini di San Matteo. Davanti al Duomo le istituzioni attendono l’uscita delle statue. Tra loro volti nuovi. Manca Cirielli, il neo presidente della Provincia , impegnato a Roma per partecipare ai funerali di Stato dei i sei paracadutisti uccisi. Fa le sue veci il vice presidente Anna Ferrazzano. Non viene meno, però, l’ex presidente della Provincia, Angelo Villani che fa il suo ingresso nell’atrio del Duomo e corre incontro a De Luca. E’ il debutto anche del nuovo prefetto Sabatino Marchione. Il corteo religioso si snoda tra le vie del centro cittadino e ad ogni sosta aumentano gli applausi per il sindaco. Il primo cittadino è fotografato almeno quanto le statue. E se San Matteo sorretto dalla paranza guarda dall’alto i fedeli, De Luca sostenuto dagli assessori alza lo sguardo e saluta la gente sui balconi. Giunti nei pressi del comune, De Luca, con uno scatto distanzia tutti, deve correr a far gli onori di casa. Riparte il corteo, giunge davanti al Duomo ed anche quest’anno ruba la scena al Santo, gli applausi ed i cori sono per lui. D’altronde è il sindaco che inaugura strade e crea quartieri, che sposta tracciati ferroviari ed inventa parcheggi, Salerno è anche sua … ed a suo modo la difende.
De Luca ruba la scena a San Matteo
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